La chiesa ha origini molto antiche, in quanto viene citata per la prima volta nel 1171, anno in cui venne stipulata pressa la chiesa la carta Antiqua Concordiae tra il comune di Ivrea e il marchese di Monferrato.

Nel 1585 è retta dal reverendo Filippo de Enrico, nella chiesa essendo di tipo campestre non si tiene l’eucarestia,
risulta inoltre essere da restaurare, imbiancare e pavimentare, anche l’altar maggiore deve essere restaurato.
Non possiede fonte battesimale, sagrestia, confessionale; vi è però cimitero limitrofo alla chiesa e cripta interna per la sepoltura.
Anche la canonica verge in situazione di rovina ed è perciò che il rettore abita nel luogo.
La dottrina cristiana viene insegnata a settimane alterne con la parrocchia di San Pietro.

Nel 1651 la chiesa non ha fonte battesimale, è circondata per tre parti dal cimitero; la processione del
Corpus Domini procede da parrocchia di San Pietro a quella di San Solutore.

Nel 1765-1785 venne venduto l’organo della chiesa parrocchiale per sopperire ai debiti pari a 1300 Lire, l’organo fu costruito nel 1619ca dalla famiglia organaria Bruna di Magliano. (Provvedimenti Vescovili CXIV - 1)

Nel 1818 la parrocchia viene incorporata con quella di San Pietro, la chiesa di San Solutore diventa chiesa
cimiteriale.


dove si trova

Viale Marconi, 16
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