An poc da un e an poc da l' autr!!

A proposito di "torre" non si capisce più (quasi) niente delle suonate campanarie attualmente in uso (sono un tradizionalista, lo confesso!) per le varie ricorrenze festose, funebri, civili e religiose.

Non voglio assolutamente polemizzare! 

Ma la cadenza temporale e/o occasionale delle stesse, sia nei tempi, che nei modi, non sono più quelle classiche e tradizionali.
Vorrei, con questo mio capriccio spicciolo, ricordare le varie suonate che venivano eseguite fino alla sciagurata delega alla esecuzione delle stesse.
1) Giorno feriale: ave maria - mezzo giorno e vespro: 3a campana (dal mes dì) a "distesa" alle ore 7,00 - 12,00 - 19,00.
2) Prefestivo normale: vespro alle ore 19.00 con "tribaldina" su 3a e 4a (dij cit) e 2a (la veja) a "bicchiere".
3) Festivo normale: ( domenica e festività di secondo rango) stessa suonata del prefestivo alle ore 10.00 e 12.00. 3a campana "distesa" alle ore 19.00.
4) Festivo solenne: (festività religiose comandate e civili di rango): 1a campana (al ciucun) a "bicchiere" e tribaldina su 2a - 3a e 4a campana alle ore 17.00 (prefestivo) alle ore 10.00 e 12.00.
5) Processioni: ciclo di tribaldina su tutte le campane con finale 1a campana a "distesa".
6) Funebre per adulti:
a) agonia: "rintocco" su 1a campana (n. 9 colpi se femmina e n.11 se maschio!) quando veniva comunicato il decesso.
b) passata: suono alternato a "bicchiere" su 2a e 4a campana (5 minuti) alle ore 10.00 se il funerale era fissato per pomeriggio e alle 17.00 del giorno prima se fissato al mattino.
c) funerale: stessa suonata della passata, ma per il tempo necessario all'accompagno dalla casa alla chiesa e in prosecuzione (dopo il rito funebre) dalla chiesa al cimitero; dopo l'elettrificazione della cella campanaria - anno 1980 - la suonata avviene su "rintocco" alternato su tutte e quattro le campane: invenzione di Eraldo!
d) funebre bambini: tutte le suonate avvenivano esclusivamente solo con la 4a campana (ecco perchè detta "dji cit").
Le altre suonate che ricordo sono le "novene", il mese mariano e la "campana a martello" in caso di incendi (io l'ho sentita solo una volta quando ha preso fuoco la travà del sacrista a "ca d' lisa" - ora biblioteca comunale). La suonata "tribaldina" - eseguita mano e la cui tastiera era posta nell'angolo sud orientale della cella campanaria - aveva una sua precisa armonia che veniva tramandata da campanaro a campanaro e che avrebbe dovuto corrispondere all'incirca al seguente motivo:
" chi na tan chi na poc chi na gnun gnun tuni d'li sandar e giacu d' blun " (Tradotto: 4 - 3 - 2 - 4 - 3 - 1- 4 - 3 - 1 - 1 - 2 - 3 - 4 - 3 - 2 - 3 - 4 -1 a seguire), testimonianza ad Gioan Tesio - conosciuto peraltro con altro soprannome!!!).
Le campane, prima dell'elettrificazione, venivano suonate esclusivamente a mano: l'ave maria - il mesdì ed il vespro dalla base della torre mediante una lunga corda, le altre venivano azionate nella cella campanaria (a circa 23 mt. dalla base): il campanaro più bravo riusciva a "drizzare" il ciucun con 4 oscillazioni. 
Nei tempi andati il mestiere del campanaro era impegnativo infatti doveva recarsi tutti i giorni ai piedi della torre per le suonate ordinarie e salire ogni due o tre giorni ( se non ricordo male) nella cella dell'orologio (posta due piani più in basso della cella campanaria) a caricare i contrappesi in pietra che facevano funzionare l'orologio: il campanaro si accorgeva che era necessario
"caricare" perchè entrando nella torre li vedeva quasi a terra.

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